"...Riccardo Baccelli era solito ripetere: “Mostrami il tuo cane ti dirò chi sei”, ed è esattamente questo concetto che Dana Tomsa è riuscita ad esprimere nei suoi dipinti con arguzia e maestria davvero invidiabili.
Godiamoci i risultati sorprendenti e, cosa rara, divertenti, che l’autore di questa esposizione è riuscita ad ottenere con singolare felicità espressiva, poiché lei pratica ad evidenza un’eloquenza figurativa originale, elegante, ma soprattutto “mordace” .
Emilio Negro, (2005)
Storico dell’arte e collaboratore dei principali musei del mondo e delle case di vendita all'asta, Sotheby's, Christie's e Dorotheum
Roberta Petronio
“Diplomazia di mezzo mondo dal cerimoniere dell’arte - Vernissage
( da” il Messaggero” febbraio 2005 )
“...Gran raduno informale di ambasciatori e aristocratici per la mostra di Tomsa “Canum Orbis”.Tutti richiamati dall'entusiasmo contagioso del principe Paolo Boncompagni Ludovisi , Maestro delle cerimonie del Sovrano Ordine di Malta e suo appassionato collezionista. Iera sera, lungo vernissage a Rome Gallery che espone tra le mura di palazzo Odescalchi a Tor Margana, due passi da piazza Venezia, e nobiltà romana mobilitata con la marchesa Teresa Patrizi , la contessa Maria Samminiatelli Odescalchi, Viviana Pecci Blunt , e le principesse Chigi, Windish-Graetz, Giovanelli, Odescalchi, Elika del Drago .
Anche il Soprintendente al Polo Museale di Roma Claudio Strinati si era già dichiarato «colpito dalla elegante e stralunata “variazione sul tema”, per cui l'artista vede gli animali e le persone con la stessa percezione» , infatti le opere esposte hanno tutte per soggetto cani con sembianze umane.
Sul libro delle firme lasciano un segno tanti rappresentanti diplomatici tra cui Victorio Taccetti (Argentina), Mohamed Jegham (Marocco), Mihail Dobre (Romania), Henri Fissore (Principato di Monaco), gli italiani Giuseppe Balboni Acqua e Francesco Corrias , e poi la contessa pittrice Oretta Rangoni Machiavelli e l'esperto in comunicazione Eugenio Ajroldi di Robbiate ...”
Fabiana Mendia “ Ammiragli o Principesse: che mondo di cani”
( da "il Messaggero" febbraio 2005 )
“...Una critica al mondo antropocentrico, che assegna all'uomo il ruolo privilegiato di unico protagonista si leva da una mostra "Canum Orbis", alla galleria Rome Gallery, in cui i soggetti ritratti sono dei cani.
Attraverso una ventina di tavole Tomsa desidera raccontare le storie di incontri tra la coppia uomo-cane e alla loro vita in comune in un tempo sospeso. La relazione uomo-cane fa emergere alcuni tratti dell'essere umano che richiamano la storia evolutiva della nostra specie. Nell'indagine psicologica e nella sua trasposizione sulla tavola, l'artista fa emergere uno degli aspetti più analizzati dagli studiosi della storia della scienza, l'opera di reciproco modellamento . Nella sua galleria di ritratti di cani non al guinzaglio, emerge chiaramente la volontà di volere affermare che in questa esposizione l'uomo nel "mondo dei cani" non può controllare e assoggettare la natura.
Nelle immagini proposte nella cultura popolare e nella cronaca emergono numerosi stereotipi che trasformano il cane in assassino, eroe, figlio, giullare, lottatore clandestino, attore o, il più delle volte è semplicemente la vittima delle nostre nevrosi. Nei soggetti mitologici è attributo di Diana, nelle allegorie della "Fedeltà" e compare accanto ai santi Domenico con la torcia in bocca, a Margherita da Cortona e a Rocco, santo pellegrino al quale porta il pane nel deserto.
Nelle opere di Dana Tomsa i cani sono convincenti interpreti del corazziere in "Canum presidentum", dell'ammiraglio Nelson in divisa e decorazioni in "Trafalgar", del giocatore di scacchi in "The strategist", del pensatore con scialle a scacchiera in "L'ombrello in prestito", del pescatore in "Lybra", del giornalista in "The pink world", del cavaliere in "Caccia al tesoro". Le sue interpreti sono, invece, la sognatrice di "Side car lady", la chiromante di "Up side down world", la principessa, la sposa di "Contratto", la giocatrice di poker
Esposti anche una decina di acquerelli della collezione del Principe Paolo Boncompagni Ludovisi.
Metamorfosi e simbiosi fra cani e uomini, più individui che animali i protagonisti delle opere di Tomsa, descritti con i loro malumori, attese e grattacapi, perfetti compagni di viaggio per chi sceglie la loro compagnia, solitari e dignitosi osservatori” ...
" Canum Orbis " - Comunicato stampa (2005)
“...Alla mostra di Dana Tomsa il 16 febbraio 2005, nella galleria Rome Gallery, erano presenti oltre 600 persone, diluite nell'arco del tardo pomeriggio e nella serata; una continua processione di gente che ammirava queste eccezionali opere.
Numerosi ambasciatori (Portogallo, Marocco, Romania, Belgio, Spagna Brasile), ambasciatori americani ed europei presso la S. Sede.
La nobiltà romana era al completo: le principesse Chigi, Windischgraetz, Giovannelli, Odescalchi, Elika del Drago, Paola de' Liguori, la contessa Daniela d'Amelio Memmo, la contessa Maria Samminiatelli Odescalchi, Andrea e Pierluigi Mauro Boccanelli, la marchesa Teresa Patrizi Frescobaldi, la marchesa Serlupi Crescenzi, Elettra Giovannelli Marconi con il figlio Guglielmo, Aslan Sanfelice, il senatore Porcari Li Destri, la contessa Marina Pavoncelli, Alessandrojacopo Boncompagni Ludovisi, Ambasciatori Balboni Acqua, Leoncini Bartoli, di Lorenzo Badia, Quaroni, il Gran Priore di Roma del Sovrano Militare Ordine di Malta, Eugenio Ajroldi di Robbiate, Maria Grazia Pucci, Olga Ricciardi, le attrici Piera degli Esposti, Patrizia Zappa Mulas e tante altre personalità della finanza, industriali, professori universitari, critici d'arte: Claudio Strinati, Emilio Negro, Nicosetta Rojo, Francesco Petrucci.
In esposizione figuravano anche opere su carta antica di Dana Tomsa , provenienti dalla collezione privata del principe Paolo Boncompagni Ludovisi ...”