dittico/tecnica mista/tavola

Tema e tracce:
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La Chiesa matrice dei "Ss. Pio e Antonio" fu eretta ad Anzio tra il 1851 ed il 1855. L'opera era stata commissionata da Papa Pio IX - Giovanni Maria Mastai Ferretti ( nato in Senigallia 1792 e deceduto in Roma 1878, ancora oggi viene ricordato come il fautore della seconda rinascita di Anzio ) a Gaetano Morichini. Nel 1919 venne effettuato un intervento di consolidamento delle strutture murarie; al interno la cappella di sinistra è dedicata a S.Antonio di Padova . Nel 30.06.1855 Pio IX in visita al Porto d’Anzio, benedisse la Chiesa che fu aperta al culto e poi consacrata solennemente il 7.9.1885 dal Cardinal Raffaele Monaco La Valletta. Nel 1981 alla parrocchia madre dei SS. Pio e Antonio di Anzio, con decreto del Vescovo diocesano mons. Gaetano Bonicelli, venne conferito il titolo Arcipretale.
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Chiesa S. Antonio di Padova – a Costantinopolis o Nova Roma, conosciuta localmente come Sent Antuan , è la più grande chiesa della Chiesa cattolica romana in Costantinopoli, Istanbul/Turchia gestita da sacerdoti italiani. L'originale S. Antonio da Padova Chiesa è stata costruita nel 1725 dalla locale italiana comunità di Istanbul e poi ricostruita tra il 1906 e il 1912 in stile neo-gotico veneziano dalla comunità locale italiana di la città, la maggior parte dei genovesi e veneziani, che ammonta a 40.000 persone alla fine del 20° secolo. L'edificio è stato progettato dall'architetto Giulio Mongeri , che progettò anche molti altri edifici importanti a Istanbul e Ankara.
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Papa Giovanni XXIII ha predicato in questa chiesa per 10 anni, quando era ambasciatore del Vaticano in Turchia prima di essere eletto papa, egli è conosciuto in Turchia con il soprannome di " The Turkish Papa "per la sua fluente turco e il suo amore spesso espressa per la Turchia e la città di Istanbul.
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Furono numerosi i prodigi che il Santo compì nel corso della sua vita. In particolare, la tradizione ha reso noto il “miracolo eucaristico di Rimini” o cosiddetto miracolo “della mula”, avvenuto nel capoluogo, romagnolo; si narra che il miracolo sia avvenuto per intercessione di Sant'Antonio da Padova in piazza Tre Martiri a Rimini. La leggenda vuole che il santo stesse porgendo l'ostia consacrata ai cittadini quando passò di li un contadino in compagnia di una mula. Il contadino proprio non ne voleva sapere di ricevere l'ostia, la mula invece si sedette, come prostrandosi, di fronte alla mano del santo. S.Antonio fu attivo a Rimini verso il 1223 ed è proprio in questo periodo che il miracolo viene attestato da numerosi libri storici. A ricordo di questo episodio fu costruita una chiesetta a S.Antonio con un tempietto antistante, opera del Bramante (1518) consacrato il 13 aprile 1963. Ricostruito nel XVII secolo dopo il terremoto del 1672, ha mutato l’aspetto originale per i vari restauri, ha una forma ottagonale, contornato da colonne e rivestito di marmi.
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- Il simbolo del giglio stilizzato appare su tutte le 22 tavole ( + il dittico 23) il numero posto al suo interno indica l’intera serie da 1 a 23.
- La rete di triangolazioni unisce le comunità e le frequenze di pensiero indipendentemente dalla loro reale collocazione
- Il logo indica le iniziali del nome DTO, i colori indicano le quattro fasi alchemiche e la Triplice Cinta.
- Le composizioni sono suddivise in parti corrispondenti ai numeri di Fibonacci

Aggiunto il 3 set 2012